Trapani,Erice,Palermo,Favignana e La Sicilia occidentale

Buonasera cari viaggiatori indefessi, sono da poco tornata dal mio ultimo viaggio last minute in Sicilia.

Perché proprio la Sicilia mi chiederete?

Perché non l’avevo mai vista (ovvio!forse) e perché essendo sarda ero curiosa di vedere se ci fossero grandi differenze con la mia madre terra, la Sardegna.

Tutto è cominciato con la prenotazione del volo low cost della ryanair da Cagliari.

In realtà più costoso che low dato che ho titubato nel prendere i biglietti appena uscita l’offerta, ma tutto sommato accettabile. 65 euro per il volo A/R.

Prima di partire ,come sempre, ho stilato un piano di viaggio. Poiché supponevo che i collegamenti isolani fossero scarsi come quelli dell’isola cugina, ho preventivamente cercato sul web le offerte per le auto a noleggio.

Arrivata in aeroporto ho optato per la “Sicily Rent a car” . 90 euro più dieci di assicurazione per una panda nuovo modello dal giovedì sera alla domenica (ottimo prezzo, a Cagliari avrei pagato di più) e 500 euro di cauzione con la carta di credito.

ALLOGGIO

A Trapani c’è l’imbarazzo della scelta.Due giorni prima della partenza tramite il solito booking.com ho trovato un ottimo B&B in centro (Bellavista B&B) con una splendida visuale su tutta la città. A gestione familiare, al costo di 90 euro per due persone per 3 notti, ben tenuto e con bagno privato. Dimenticavo di aggiungere che la colazione era inclusa..ed era una Signora colazione!

1°GIORNO

Giovedi sera il tempo non era dei migliori. Stiamo parlando del mese di ottobre, non ancora freddo ma sicuramente piovoso. Ho fatto un giro in notturna della città per ambientarmi e farla un po’ mia.

Ho cenato in un ristorantino/takeaway della zona di via Mattarella (Emilio burger) a cui do un voto di 8 sia per i prezziche per il gusto del cibo e per la gentile cortesia dello staff.

Con 12 euro abbiamo gustato due grandi e succulenti panini con salsiccia e hamburger “sicilianstyle” ed una bibita con contorno.

2° GIORNO

TRAPANI

 

Più che una città pare un paesone. Abbastanza ordinato e facile da capire. Stradone molto larghe si intersecano tra loro per poi dare sfogo, lateralmente, a stradine più piccole e strette.

Il traffico è” ordinatamente disordinato ” le precedenze sono optional per i locals ma sono pochi quello che in centro corrono. È uso e costume guidare i mezzi a due ruote motorizzati senza casco, ma nessuno pare farci caso.

Il lungomare merita una visita, straordinario l’impatto con la sovvrastante Erice che sembra guardare di straforo la cittadina.

La parte in assoluto più bella è il centro storico, ricco di palazzi antichi, commistioni di più culture.

Fermatevi a gustare i succhi di arance o di melograno nei vari pub . Indimenticabile la granita di “colicchio” considerato un must della città. In ultimo Fermatevi a pranzare in una delle tante trattorie, preferibilmente nella zona vicino al porto.

La sera la città si anima, non ci sono , per quanto ho potuto vedere, discoteche o night club, ma tanti localini e lounge bar che si riempiono di trapanesi e turisti che passano la nottata in compagnia. Da provare, lungo il corso vittorio emanuele, i gelati di pura frutta e poco altro o i cannoli siciliani. Devo dire che mi ha meravigliato il prezzo, mai molto caro, delle leccornie caratteristiche sicule.

 

2°giorno (notte)

ERICE by night

Sempre nello stesso giorno, la sera, ci siamo spostati ad Erice.

Seguendo le indicazioni dal centro città siamo arrivati alle pendici del monte per percorrere la strada che conduce alla vetta.

ATTENZIONE! Come la maggior parte dei turisti (credo) invece di seguire le indicazioni per la Val D’Erice (giro più lungo ), abbiamo preso quella che sulla carta sembrava esser la strada più breve, ovvero la SP3.

Mai “errore “fu più grande; infatti tale strada è la vecchia, vecchissima mulattiera, che porta al borgo. E’ una strada che per i primi 3 km è perfetta ,asfaltata e larga, ma che poi diventa stretta tanto da poter far passare solo un auto alla volta, tortuosissima, con una serie di almeno 20 tornanti , con i bordi frastagliati e sdrucciolevoli e senza protezioni; con tratti di pendenza in salita anche di 50 e passa gradi.

E’ stato emozionante percorrerla, ma non la rifarei mai più.

Erice di notte appare un borgo avvolto dal mistero, immerso nel silenzio, con poche luci soffuse e un pizzico di nebbia che avvolge tutto. Molto caratteristico ed interessante, sembrava di esser capitati in un paesello fantasma.

3° GIORNO

GROTTA DI MANGIAPANE E RISERVA NATURALE DELLO ZINGARO

Lungo la strada che da Trapani porta alla riserva dello zingato (San vito lo Capo) si incontra una deviazione che indica la presenza di una grotta. Non era inizialmente nostra intenzione passare da quelle parti, ma la tentazion e è stata più forte di noi.

Deviando per un tratto di strada di ca 10 min dalla strada principale si arriva in una frazione che accoglie al suo interno una alta parete rocciosa in cui è sita la grotta di mangiapane, deputata, durante il periodo natalizio, alla rappresentazione del presepe vivente.

La visita alla grotta costa 3 euro, ne vale assolutamente la pena. Immersa in un grande fenditura della parete vi è una “cittadella” , costruita al riparo, che risale addirittura al periodo paleolitico, e che dalla fine degli anni .50 è stata abbandonata, per poi esser recuperata e aperta ai visitatori.

Voto 10+

SAN VITO LO CAPO – RISERVA NAZIONALE DELLO ZINGARO

A circa un’ora e mezza da trapani troviamo la rinomata riserva naturale dello zingaro, famigerato percorso di trekking leggero che porta poi a 2 calette molto belle da visitare.

L’ingresso costa 5 euro, il percorso può esser fatto da soli o accompagnati da delle guide (prezzo maggiorato)

 

3°GIORNO

 

PALERMO

 

Proseguendo verso nord, a ca 80 km da san vito lo capo, attraversando castellamare sul golfo, fiancheggiando mondello, e imboccando l’autostrada, si arriva a Palermo, capoluogo siculo.

Meravigliosa città, giovanile, piena di mostre e tesori architettonici da vedere, commistione di più culture, pare una qualsiasi media metropoli italiana.

Non mi dilugo sulle bellezze di tale luogo poicè ritengo vada visto coi propri occhi. Straordinaria è “l’aria giovanile”che si respira in giro per i vicoli della città.

Se trovate il tempo passate a dare un’occhiata ai caratteristici mercati locali, con i loro odori ,sapori e chiaccericci. Un occhio di riguardo meritano  il centro storico ed il quartiere spagnolo.Fermatevi a mangiare qualche piatto caratteristico in  uno dei tanti ristorantini nei pressi della cattedrale; i prezzi sono ottimi ed il cibo è buono ed abbondante.

La notte la gente si riversa in strada, sulle panchine, nelle piazze, a passeggiare, a bere qualche drink e a divertirsi. Voto: 10

4° GIORNO

FAVIGNANA

 

 

 

(To be continued)

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